Eccoci arrivati, Dante. Siamo giunti sulla sponda del fiume che delimita il confine tra il secondo e il terzo girone dell'Inferno.
Qui dimorano i suicidi, i quali hanno rinunciato alla vita per propria scelta. Vedrai una vasta selva fitta e intricata, oltre ogni immaginazione. Ma sappi che essa è abitata dalle Arpie e da ogni parte si levano voci lamentose
No, la densità della selva impedisce ogni vista. Ma ti mostrerò un modo per comprendere meglio la condizione di queste anime.
Ma è possibile vedere qualcuno?
E qual è la vostra pena?
O anima che sei imprigionata in questo pruno, ti chiedo di rivelare il tuo nome, così che Dante possa ricordarlo sulla terra
Appena Minosse ha emesso la sentenza, le anime dei suicidi precipitano nel settimo cerchio, dove mettono radici, rami e fronde per il pasto delle immonde Arpie. Non possono mai ricongiungersi con il corpo e, dopo la resurrezione finale, le spoglie saranno trascinate e appese ai rami di quegli alberi.
Io sono Pier della Vigna, segretario di Federico II. Ero interamente al servizio del mio re nella più totale dedizione e fedeltà, ma fui vittima dell'invidia di corte e sospettato di tradimento. Incapace di sopportare l'onta, mi diedi alla morte.