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Intervista a Nelson Mandela

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  • Salve, Sig.Mandelama dove collocherebbe l’apartheid nella scala delle atrocità del XX° Secolo?
  • Ad eccezione delle atrocità commesse contro gli ebrei durante la seconda guerra mondiale, non c’è nessun altro crimine, in tutto il mondo, che sia stato condannato all’unanimità come l’apartheid. La cosa peggiore è che una minoranza che decise di sopprimere la stragrande maggioranza del paese, utilizzò il nome di Dio per giustificare le barbarità commesse... Non credo che ci sia, nell’epoca moderna, niente che abbia suscitato così tanta ripugnanza, ad eccezione delle atrocità contro gli ebrei.
  • L’arcivescovo Desmond Tutu, ha posto in risalto i valori della chiarezza e della purezza che contraddistinguono la Commissione della Verità e della Riconciliazione. Come interpreta Lei questo?
  • Secondo la mia opinione non dobbiamo vedere la guarigione del Sudafrica come un fatto, ma come un processo, e la commissione ha contribuito magnificamente a detto processo, perché adesso le famiglie delle vittime delle atrocità conoscono quello che è realmente accaduto ai propri cari. Alcuni di loro sono stati capaci di ascoltare le confessioni degli agenti dell’apartheid e hanno risposto che li perdonano. Naturalmente ci sono altri che hanno così tanta amarezza, che impedisce loro di dimenticare il dolore per aver perso coloro che amavano. Credo che in generale la Commissione abbia svolto un lavoro meraviglioso, aiutandoci ad allontanarci dal passato, per concentrarci sul presente e sul futuro e lo stesso Tutu ha realizzato un lavoro incredibile, nonostante tutte le imperfezioni della CVR.
  • Quando Lei uscì dal carcere, la Repubblica Sudafricana come gli Stati Uniti erano fra i paesi con un il maggior numero di esecuzioni legali... Quando Lei salì al potere, una delle prime cose che fece fu abolire la pena di morte. Si sa che di quando in quando, con l’elevato indice di criminalità che esiste in Sudafrica, ci sono persone, incluso nel suo proprio partito, che asseriscono, fra le proteste, che bisognerebbe ripristinarla per combattere il crimine con più efficacia. Potrebbe dirci qual’è la sua posizione?
  • Sono contrario alla pena di morte, perché è un riflesso dell’istinto animale che continua ad essere presente negli esseri umani. Non ci sono prove che la pena capitale abbia fatto diminuire l’indice di delinquenza in nessun posto. Quello che lo fa diminuire è che i criminali sappiano che se commettono un delitto, finiranno in carcere. In altre parole, quello che serve è un sistema politico efficace, capace di scoprire il crimine. Per questo abbiamo preso precauzioni, per migliorare la capacità della nostra polizia. Abbiamo chiesto aiuto all’FBI, al servizio estero britannico, abbiamo creato un’accademia di detective, qualcosa che fino ad ora non esisteva in questo paese, con il fine di migliorare la capacità di investigazione delle nostre distinte polizie. La nostra polizia migliora di giorno in giorno, di modo che la pena di morte non sia la risposta, la risposta è migliorare la capacità della polizia.
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