Perso nella leggerezza del gioco,incapace di credere quanto rapido è il gelo della notte,trema la porta, sotto i colpi delle botteentrano come cani inferocitie le mie mano fragili non riescono ad evitare il destino crudele che si sta per realizzare.
Oh figlia mia in che guaio ti sei cacciata, quel delinquente che ti ha violata ti vuole in moglie. Se non lo sposi rischierai la vergogna e il popolo ti ripudierà, ti additerà come una svergognata! Cosa può renderti felice? Sposarlo o denunciarlo?Figliola mia per proteggerli ti consiglierei di sposarlo e continuare a seguire le usanze del paese, ma se vuoi seguire il cuore ed essere felice io ti appoggerò, qualunque sia la tua scelta
Libisema: 2
quella stramba ha rotto il fidanzamento condannandosi al tormentonon vorrei essere nei panni di chi alla famiglia ha recato danninella vergogna l'ha gettatasolo perchè dice di essere stata abusata
Da che parte stare da che pare stareMa perchè proprio io mi devo schierare?Come un don Abbondio mi trovo in mezzo a decidere cos'è il bene e cos'è il male M stavolta è facileci doveva stare quella regola del bene comunesi doveva ritirareaccettare e restareDietro le righe della storiaindietro nella linea del tempocome sempre e come tutte q come tuttema che svergognatama che sfacciata...
Libisema: 3
Contrari al mio destino, la mia famiglia, ma non mi arrendo ,si, mi sgretolo ,dove l'onore brucia come fuoco ardente io cammino sola ,coraggiosa. Niente impaurisce. Nella notte oscura di violenza e vergogna emergo come un faro, una donna che sogna
Sguardi che fiammeggiavano come stelle, in un universo di emozioni ribelli. Franca, regina di un palcoscenico senza fine, dipinge conversa il suo destino di confine. Tra note di coraggio e problemi di passione si staglia la sua figura, unica visione. Franca, poetessa di notti senza fine, che parole che incanat con parole come vino di spine.